giovedì 18 settembre 2008

Ciaoooo

Il viaggio è finito ma presto ne inizierà un'altro...

domenica 10 febbraio 2008

Meglio tardi che mai!!! L'avventura continua

E`tanto che non aggiorniamo il sito ma purtroppo il tempo ci è sfuggito dalle mani e alla fine avevamo talmente tante cose da dire e tante foto da inserire che ci siamo scoraggiati e abbiamo trascurato l'aggiornamento. Finalmente abbiamo preso la decisione e ora eccoci qui con tutto il materiale dei trascorsi due mesi. Di cose ne sono successe tante, dalla Bolivia di novembre al Nicaragua di questi giorni.
Ci dispiace non essere riusciti ad inserire le foto dell'ultima parte del nostro viaggio in Bolivia, che per molti aspetti è stato meraviglioso ma purtroppo abbiamo avuto dei problemi con il CD. Fortunatamente le due ragazze con cui abbiamo fatto un pezzo di viaggio hanno una copia di quelle stesse foto quindi le vedrete quando torneremo e le riusciremo a recuperare.
Allora, la Bolivia con i suoi paesaggi incantati, le sue montagne e la gente che ti guarda in quello strano modo che non ti fa mai sapere se ti hanno capito o meno. La spettacolare pianura di sale con i suoi 12000 km quadrati di bianco ed immacolato sale e poi il deserto, i vulcani e tanto altro che però non vi possiamo mostrare.
Poi il Chile che anche se solo per poco tempo ci ha regalato paesaggi fantastici...infine la tanto attesa Argentina che dopo molto tempo ci ha dato la sensazione di essere a casa, a partire dai caffè al bancone, le grigliate (vedi foto!!), i gelati e poi la gente con i suoi modi tanto famigliari, vista la influenza italiana dei tanti immigrati che dopo la guerra, qui in questo paese, hanno trovato una vita migliore. E`proprio tra queste persone che abbiamo trascorso le feste di Natale e il Capodanno e con tanta gratitudine ringraziamo tutta la famiglia Cestrilli che ci ha accolto con un calore che difficilmente si dimentica.
Il 1 Gennaio 2008 da Buenos Aires prendiamo una aereo che ci porta a Panama e quindi in Centro America...nuova tappa di questo viaggio. Panama ci accoglie inizialmente in modo strano lasciandoci la sensazione di vuoto e di estrema difficoltà a comprenderla. Per fortuna questa iniziale apparenza presto si trasforma facendoci godere appieno delle bellezze di questa nazione. Proprio sulla spiaggia di Las Lajas incontriamo Elisa e Massimo una coppia che, stufa della vita in italia, si è decisa a comprare un pezzo di terra proprio vicino al mare dove presto sorgerà un ristorantino e alcuni bungalow ma che per adesso ospita solo una tenda e un sacco di scatoloni!! Sul loro terreno ci hanno montato una tenda e ci hanno ospitati e così ci consideriamo i primi ospiti di un ostello che ancora non c`è.
Sempre a Panama visitiamo Boquete dove abbiamo la fortuna di bere un ottimo caffè cosa che non sorprende se pensiamo che è proprio in queste zone che viene coltivata e processata la maggior parte del caffè del mondo.
E ancora i caraibi e l'arcipelago di Bocas dove ho passato il giorno del mio compleanno tra i delfini, le stelle marine e sopratutto una splendida aragosta che però e finita nei nostri piatti deliziosamente cucinata da un cuoco siciliano che qui porta avanti il suo ristorante.
Da Panama passiamo in Costa Rica anche se velocemente e soffermandoci solamente sulla parte sud del suo versante Atlantico. Proprio qui in un parco che costeggia la costa abbiamo visto tanti animali tra cui un bradipo, un'iguana gigantesca, tante scimmie, un picchio e la famosa farfalla blumorpho di un azzurro intenso e grande come una mano.
Purtroppo i prezzi di questo paese ci costringono ad abbandonarlo velocemente e quindi ci trasferiamo della vicina Nicaragua dove ci troviamo tutt'ora.
Prima tappa del nostro viaggio nicaraguense è l'Isola di Ometepe nel mezzo del lago Nicaragua. Questa isola ospita due vulcani nonostante le sue dimensioni e uno sembra essere ancora attivo.
Da qui andiamo a San Juan del Sur dove vediamo uno degli spettacoli più impressionanti ed emozionanti del nostro viaggio...la deposizione delle uova delle tartarugone sulla spiaggia e poi ancora più allucinante: centinaia di tartarughine che escono dal guscio nel nido dove la mamma li aveva lasciati qualche tempo prima e la loro faticosa e pericolosa corsa al mare. Ancora oggi ci domandiamo quante di quelle tartarughine ce l'hanno fatta!
Sul lato Atlantico del Nicaragua e quindi in pieno Caribe, dopo un lungo ed estenuante viaggio, raggiungiamo Corn Island con le sue spiagge e le sue acque cristalline, qui ci riposiamo una settimana consapevoli che il viaggio di ritorno sarebbe stato altrettanto faticoso!!. Ci siamo fatti un sacco di bagni e delle lunghe passeggiate, abbiamo preso il sole e letto sdraiati sull'amaca.
Isolati dal mondo dopo un po' devo ammettere che avevamo voglia di andare via anche se il ricordo di quel posto ci lascia tanta energia ancora ora.
Adesso siamo a Leon una cittadina molto interessante e che un tempo era la capitale di questo paese, è proprio qui che hanno avuto origine i disordini che alla fine hanno abbattuto la dittatura e resa possibile una democrazia che purtroppo è ancora impregnata di tanta corruzione (ma dove non la si trova?!?!).
Ci stiamo preparando a lasciare il Nicaragua e ad entrare in Honduras...vi faremo sapere!!.
A prestooooo.

domenica 2 dicembre 2007

Buongiorno a tutti!!!!

C'eravamo lasciati ad Arequipa con Arianna convalescente (ora in perfetta forma!!) e dopo un mese di riposo siamo ripartiti con il nostro viaggio nel pieno delle forze. L'ultima tappa del Perú é stata Puno con il lago Titicaca, che ci ha accompagnato anche nella parte iniziale della Bolivia; lago grandissimo e pieno di vita grazie alle sue isole di cui ne abbiamo visitato un paio: Taquile e le isole galleggianti degli Uros, nella parte peruviana e la isola del Sole nella parte boliviana. Pensate che le isole degli Uros sono interamente costruite con la "totora" una pianta acquatica...per intenderci le nostre cannette di palude!! Sono molteplici strati di queste piante che vengono periodicamente rinnovate e le isole cosí formate vengono ancorate al fondo per non ritrovarsi, dopo una notte di vento, dall'altra parte del lago!!!
Lasciamo il Perú con un bus che ci porta in Bolivia esattamente a Copacabana che ci accoglie con un magnifico tramonto sul lago...rosso giallo arancione insomma il fuoco in cielo. Ci fermiamo a gustarci lo spettacolo ringraziando per la calorosa accoglienza. Da qui il giorno seguente andiamo all'Isola del sole dove trascorriamo due belle giornate camminando e gustando l'eccezionale trota, sicuramente fresca, specialitá del posto.
Tornando a Copacabana in traghetto, dopo varie parentesi spiacevoli (tra cui rimanere senza benzina nel mezzo del lago in compagnia di una allegra e numerosa famigliola), incontriamo le due ragazze con cui proseguiremo la nostra avventura e che proprio in questo momento stiamo aspettando dopo una breve separazione.
La tappa successiva é La Paz capitale politica ma non economica dove ci diamo alle pazze spese e da qui spediamo un pacco bello pesante in Italia sperando che tutto arrivi incolume. Qui facciamo la conoscenza di Anna, Ivan e Corrado cooperanti italiani in un progetto qui in Bolivia...con loro passiamo delle piacevoli serate e sopratutto godiamo di vari sapori Italiani di cui tanto sentivamo la nostalgia (parmigiano e salame).
Da la Paz ci trasferiamo, sempre in bus, a Santa Cruz passando per Cochabamba...viaggio lungo e faticoso che ci lascia senza forze e che provocherá ad arianna un gg di febre e a marco poco dopo una tonsillite dovuta in parte anche al brusco cambiamento di temperature ( passiamo dal freddo di La Paz al caldo tropicale di Santa Cruz). Questa lunga trasferta ai confini con la foresta amazzonica é stata fatta in onore del "Che" in quanto é nei dintorni che fu catturato e ucciso...precisamente nel villaggio de "La Iguera" dove abbiamo avuto modo di parlare di persona con chi ha vissuto quei momenti.
Ora siamo ad Uyuni e domani partiamo per il giro in geep della salina che durerá due gg e ci porterá direttamente a San Pedro de Atacame (Chile). Ora vi lasciamo e speriamo presto di potervi dare notizie nuove.
Ciao Arianna e Marco

venerdì 19 ottobre 2007

Lavorare per riposarsi dalla vacanza

Oggi sono già due settimane che abbiamo iniziato a lavorare...esperienza positiva almeno per me.
Mi piace quello che sto facendo sopratutto per il fatto che è una scelta e che ha un termine a breve. Queste caratteristiche mi permettono di vedere la cosa come una parentesi e quindi non mi pesa ma anzi mi gratifica.
Il progetto al quale stiamo partecipando è molto interessante e mi piace occuparmi della formazione e della sensibilizzazione soprattutto su di un argomento totalmente diverso da quello con il quale fino ad oggi ho avuto a che fare. Mi sono resa conto che la capacità di fare formazione è una qualità che va oltre l'argomento e, se ti piace e lo sai fare, puoi generalizzarla a vari settori.
Tanto per sentirmi a casa e forse per riattivare il mio sistema masochistico, di cui evidentemente sentivo un po' la mancanza, sto andando due volte la settimana in un istituto per bambini dove mi sto occupando di una bambina di 2 anni che sembra avere dei problemi. Sto facendo la valutazione e per fortuna posso dire che non ha nulla di grave anche se necessita essere seguita con un occhio di riguardo. Questo sarebbe un lavoro fantastico se si avesse la garanzia che tutti i bambini potessero farcela. La mia esperienza purtroppo mi ha insegnato che non è sempre così e molto spesso gli insucessi pesano talmente tanto che ti tolgono tutte le energie. Durante la mia carriera ci sono stati successi estremamente gratificanti, bambini che oggi possiamo considerare normali e questo è meraviglioso ma purtroppo molti altri saranno costretti a convivere con il loro essere "diverso" e questo mi fa molto male.
Perdonatemi la parentesi e il piccolo sfogo!!!
Torniamo a noi e a questa esperienza...abbiamo una casetta con cucina annessa e per questo i nostri pasti assomigliano molto a quelli italiani anche se purtroppo alcuni ingredienti base mancano. Abbiamo iniziato a fare lezioni di spagnolo in modo da pulire il nostro apprendimento passato da alcuni errori e sgrammaticature. Molto spesso mi capita di usare parole italiane senza rendermene conto e quindi mi ritrovo ad usare un... itagnolo un po ibrido!!!
In questo momento sono in ufficio è mi sto prendendo una pausa...Marco è all'altro computer e si sta facendo una cultura nel campo della purificazione delle acque grige con il sistema di "fitodepurazione".
Ciao ragazzi!!!!!!

venerdì 12 ottobre 2007

Da machu Picchu ad Arequipa

Ora sono comodamente seduta in ufficio e come potrete bene immaginare invece di lavorare sono qui ad aggiornare il nostro blog. Marco mi fa notare che le mie abitudini terrone si mantengono anche all'estero!!! Comunque approfitto per aggiornarvi sulle nostre ultime avventure.
La visita al machu Picchu è stata veramente straordinaria ed è valsa la pena compiere ogni nostro sforzo per arrivare fin lì.
Il Machu Picchu si raggiunge comodamente in 4 ore di treno da Cusco, cittadina coloniale molto carina è ben tenuta. Questa cittadina, un tempo residenza del popolo Inca, è stata totalmente fagocitata dai colonizzatori spagnoli che quando sono arrivati hanno deciso di impossessarsene costruendo chiese sui templi presenti e case in stile colonico sulle case già esistenti e abitate. Naturalmente il popolo autoctono è stato "ridotto in schiavitù" e costretto alla sudditanza spagnola. Comunque da Cusco parte un treno che arriva ad Agua Caliente, campo base per la visita al MP, al modico prezzo, per i signori stranieri, di 77$ andata e ritorno; se noi compariamo questa cifra al costo della vita qui è a dir poco assurda. Comunque torniamo a noi e alla nostra avventura...per risparmiare circa 60$ a testa abbiamo fatto un giro un po' più lungo per raggiungere Agua Caliente... prendiamo un bus notturno tutto sgangerato, pieno di spifferi e cigolii per non parlare degli ammortizzatori inesistenti e i sedili luridi e ci facciamo 8 ore su e giù per le montagne. Premetto che proprio il pomeriggio prima della partenza io vengo colta da un malore intestinale e quindi non ero proprio in forma. Prendo un imodium e salgo sul bus...per fortuna la pastiglia funziona e quindi non mi vedo costretta a far fermare il bus e cercarmi un posto tra i picchi montani per "liberare le mie viscere". Arriviamo ad una paesino sperduto chiamato Santa Maria alle 4 di notte...buio pesto e nessuno in giro. Dopo un po', da una camionetta parcheggiata poco lontano, esce un tipo con gli occhi ancora assonnati e ci chiede se eravamo diretti ad Agua Caliente. La sua camionetta sarebbe partita alle 5 e ci avrebbe accompagnato alla stazione di Idroelettrica (vedi foto "bar della stazione"). Arriviamo alla stazione alle 7, morti di stanchezza, ma purtroppo il treno non lo possiamo prendere perchè è solo per i locali e se tu straniero lo vuoi prendere devi pagare 16$. Naturalmente noi, catturati dall'avventura e in opposizione al mondo capitalista, proseguiamo il nostro viaggio a piedi sulle rotaie. Forse a causa della stanchezza, ma la sensazione era quella di non arrivare mai!! Per fortuna dopo 3 ore di camminata arriviamo alla tanto desiderata Agua Caliente dove troviamo una sistemazione e crolliamo addormentati fino alle 2 del pomeriggio. Il giorno dopo ci tocca un'altra levataccia in quanto sappiamo che se vogliamo raggiungere la cima del Waynapicchu per vedere la "città sagrada" dall'alto, non possiamo arrivare tardi perchè permettono l'accesso a questa montagna solo a 400 persone al giorno e vista l'affluenza di persone ci avevano detto che il numero veniva raggiunto prestissimo. Alle 5.30 prendiamo il bus per raggiungere l'ingresso della "citta sagrada" (unico vizio che ci siamo concessi...6$!!!). In 10 minuti raggiungiamo la destinazione e poi di corsa all'ingresso del Wainapicchu: tanto di corsa che siamo tra i primi della fila!! Attraversiamo la cittadella sacra, praticamente deserta, all'alba e la sensazione è bellissima. Alle 7 apre l'ingresso e così saliamo fino alla sommità del picco da dove si gode una vista spettacolare. Lì troviamo anche le rovine del centro di avviastamento inca da cui si può vedere tutta la valle circostante e l'intera cittadella dall'alto.
Decidiamo quindi di fare "il giro lungo" per riscendere alla cittadella, così da vedere anche il tempio della luna e le grotte. Durante il ritorno ci fermiamo tra le rovine, forse di una casa, e ci prepariamo uno spuntino. Come sempre i nostri manicaretti sono degni di nota quindi cominciamo a tirare fuori dallo zaiono pane, formaggio, affettato, avogado, pomodori e sale (rubato la sera prima da un contenitore in un ristorante!!) e cominciamo, con coltellino mille usi e mani sporche, a preparare i nostri panini. Mangiamo con gusto e alle 11.30 ritorniamo alla cittadella e finalmente ci concediamo l'esplorazione di questo luogo incantato. Bellissimo, fantastico, incantevole...un'intera città con templi, piazze, case, fontane e canali di irrigazione: non mancava nulla!! La cosa che più ci ha colpito è l'armonia con cui questa cittadella, non proprio così piccola, si inserisce nel panorama circostante...come se facesse parte della natura stessa. Purtroppo ci rendiamo conto che l'acqua che avevamo portato, non sarebbe stata sufficiente e infatti presto rimaniamo senza ma nonostate la sete atroce decidiamo di resistere fino alle 4, visto che una volta usciti il biglietto non ti permetteva di rientrare.
Terminiamo con la visita e fuori ci prendiamo una Coca cola gelata sgargarozzandocela di un fiato. Riscendiamo ad Agua Caliente a piedi, in compagnia di un gruppo di ragazzini con i costumi inca che giocavano uno strano gioco all'inseguimento degli autobus dei turisti. Non siamo riusciti a capire bene di cosa si trattasse ma è stato divertente. La sera torniamo e ci prepariamo per il ritorno a Cusco l'indomani con l'intenzione di percorrere una via diversa, questa volta per la maggior parte a piedi (8 ore) e solamente l'ultimo pezzo in autobus. Purtroppo Marco la notte si sente male (forse per colpa delle mani sporche del nostro pranzo del giorno prima) e quindi ci vediamo costretti a rimandare di ben 2 gg il nostro rientro optando però per il percorso svolto all'andata che prevedeva meno cammino a piedi visto il ragazzo un po' debilitato!!
Finalmente arriviamo nuovamente a Cusco dove ci prendiamo un giorno di riposo e poi ripartiamo alla volta di Arequipa.
Arrivati in questa nuova città, dove abbiamo un contatto che ci ha dato mia mamma (il figlio di una sua amica con la ragazza), chiamiamo e incontriamo i due ragazzi che molto gentilmente ci ospitano a casa loro. La sensazione di essere in una casa è bellissima e sopratutto la città con il suo clima ci fanno maturare il bisogno di fermarci un po' e riposarci. L'idea di prendere nuovamente un autobus ci nauseava e quindo ci siamo organizzati e abbiamo preso una casa in affitto e ora ci fermiamo un mese. Entrambi abbiamo trovato qualcosa da fare in una organizazzione e stiamo lavorando ad un progetto di riqualificazione di un quartiere di periferia. Insomma ora ci godiamo un po' la sensazione di stare a casa!!!!!

giovedì 27 settembre 2007

Accidenti si è fatto tardi!!!

Purtroppo abbiamo un autobus tra poco e quindi non faccio in tempo a raccontarvi l'avventura al Machu Pichu...vi lascio in sospeso per la prossima volta.

venerdì 14 settembre 2007

Paesaggi incantati!!

Il titolo di questo nuovo post non è un caso...i paesaggi meravigliosi sono stati una costante di questi ultimi giorni. Dopo interminabili ore di pulman siamo giunti ad Huaraz paese chiave per visitare la "Cordillera Blanca". Da questa cittadina siamo partiti per un Trekking di 4 giorni tra le alture e le vallate della Cordillera, nel fantastico parco del Huascaran. La temperatura a Huaraz si aggira intorno ai 15-25 gradi quindi partiamo pensando che in fin dei conti il clima fosse abbastanza gradevole ma per non sbagliarci ci portiamo qualche precauzione mettendo nello zaino un maglioncino per le evenienze.
Ci svegliamo alle 5 a.m. dell'8/09 in quanto alle sei sarebbe dovuto arrivare a prenderci il pulmino ma come per consuetudine "peruana" arrivano con un'ora di ritardo. La guida che ci accompagnerà notiamo essere la stessa che ci ha accompagnato in un tour archeologico ( Chavin) e della quale abbiamo riso perchè per alcuni versi creava molto e le informazioni erano un po' aleatorie. Ci guardiamo e intimamente ci diciamo "speriamo bene"!!!
Sul pulmino facciamo subito la conoscenza del resto del gruppo (due ragazzi spagnoli, una tipa francese, una estone e due svedesi "Marco sembrava soddisfatto!!") io comincio subito a socializzare e il gruppo risponde positivamente. Il primo tratto durato 4 ore lo facciamo insieme ad un altro gruppo schiacciati come sardine... interminabile. Arriviamo per l'ora di pranzo pensando che avremmo rimpinzato i nostri stomaci invece ci comunicano che prima avremmo fatto un'oretta di cammino ( che alla fine sono state due e mezzo) e poi ci saremmo fermati a mangiare. Dopo mangiato camminiamo per un'altra ora e mezza e poi arriviamo al primo campo base in una vallata in riva al fiume: erano le 5 pm e ancora il freddo non sembrava eccessivo anche se i moscerini assassini (che ti massacrano di pizzichetti a migliaia) ci tormentavano mentre preparavamo le tende. La guida, il nostro Juan denominato Giüan da Marco, ci assicura che appena notte i moscerini sarebbero andati via...attendiamo con pazienza la calata del sole che porta via tutti i moscerini lasciando in cambio un GELO INFERNALE!!! (da notare l'ossimoro).
Con il calare del sole le temperature sono scese drasticamente arrivando a toccare i -7 gradi. Nonostante fosse proibito, a salvaguardia del parco, il nostro Giuan ci accende un fuocerello così da assicurarsi la sopravivenza del suo gruppo di sprovveduti turisti. Purtroppo la legna non dura molto costringendoci tutti a rintanarci nelle nostre tende già alle 8pm, unica strategia a salvaguardia di una sicura ipotermia.
Ringrazio il mio intuito che quella stessa mattina mi aveva fatto comprare in una bancarella alla partenza sciarpa e cappello di lana "giusto in caso servissero". Nelle nostre tende ci infiliamo interamente vestiti di tutti gli indumenti caldi in nostro possesso compreso sciarpa, guanti e cappello prima nel nostro saccoapelo e poi in quello che l'agenzia ci aveva dato. Prima di scaldarci ci mettiamo un po' ma alla fine riusciamo a vincere il freddo e a dormire.
La mattina sveglia alle sette, la guida ci prepara ad affrontare la faticosa giornata che ci vedrà protagonisti di 8 ore di cammino alla conquista del passo ad 4750mt con un Mate de coca (thè alle foglie di coca) e due panini burro e marmellata. Durante il percorso ogni tanto il nostro Giüan tirava fuori da una bustina la sua manciatina di foglie di coca incoraggiandoci a masticarle assicurandoci che questo ci avrebbe salvaguardato dal mal di altitudine, dalla fatica e dalla fame. Noi ubbidienti e fiduciosi abbiamo cominciato a masticare e piano piano siamo riusciti nell'impresa anche se l'ultima ora in estrema pendenza non è stata proprio facile. Il fiato scarseggiava per carenza di ossigeno (nonostante il nostro ruminare) ma le gambe hanno retto lo sforzo e ci hanno portato in cima regalandoci, al di là del passo, uno splendido panorama anche se quello dall'altro lato non era da meno. Arriviamo esausti ma soddisfatti e finalmente possiamo goderci in nostro pranzo al sacco su di una splendida cima che però poco dopo comincia a farsi fredda e ventosa costringendoci ad abbandonarla in fretta (il freddo sarà un fedele compagno di viaggio fino all'ultimo giorno). Arriviamo intorno alle 3 pm al secondo campo base (4200mt) sfiancati...questa volta i moscerini non erano moltissimi ma ci rendiamo subito conto che il freddo sarebbe stato ancora di più di quello della sera precedente. Giüan ci comunica che questa volta il fuoco non ci sarebbe stato il che ci ha preoccupato un po' tutti. Gli altri gruppi avevano tutti una tenda grande comune dove cucinare, mangiare e passare la serata insieme...noi invece "figli di un Dio minore" ne eravamo sprovvisti. Di tale mancanza abbiamo cominciato a ridere per non piangere per cercare di accettare che il nostro tour era di quelli sfigatelli a poco prezzo anche se poi non avevamo pagato così poco. Fiduciosi dalla cena della prima sera a base di pollo, riso e verdure "niente male" attendiamo tra un battito di denti e l'altro la nostra cena che contrariamente alle nostre aspettative si rivela veramente misera: brodo di verdura, riso bianco e purè liofilizzato...facciamo finta di essere sazi e andiamo a letto per sfuggire al gelo alle 7pm.
A parte le faglie organizzative dell'agenzia la natura ci ha regalato dei bellissimi , fantastici, eccezionali paesaggi fatti di montagne innevate, vallate, laghi montani e fiumi di cui ci siamo riempiti gli occhi. La seconda mattina purtroppo non ci accoglie con un bel sole ma al contrario con tante nuvole che presto durante la camminata per raggiungere la laguna alle pendici del ghiacciaio (vedi foto sotto) lasciano cadere giù pioggia e alla fine neve ma nonostate questo lo spettacolo offerto ai nostri occhi ci fa dimenticare i disagi passati per raggiungere quel posto incantato.
Anche questa giornata ci costa 8 ore di cammino ma per fortuna ci abbassiamo di quota e il terzo e ultimo campo si rivela più "caldo" dei precedenti due anche se non ci permette di abbandonare il nostro abbigliamento "full optional" da notte. Riusciamo, davanti ad un fuocherello, a tirar le 8,30pm ma poi ancora una volta la legna finisce e tutti a letto!!!!. L'ultimo giorno ci regala un sole caldo e fortunatamente ci permette di toglierci qualche indumento e dopo altre 4 ore di cammino raggiungiamo il luogo che segnalerà la fine di questa faticosa ma fantastica avventura. Con 1 ora di macchina e due di pulman torniamo ad Huaraz desiderosi di una doccia calda e di un letto comodo. Passiamo la serata con l'intero gruppo eccetto la guida in un ristorante alla moda di Huaraz bevendo una birra e mangiando filetto alla griglia (al contrario degli altri che si sono mangiati la pizza, noi da bravi italiani non ci siamo fidati!!). Chiacchieriamo del più e del meno e ricordiamo i momenti passati insieme, ci scambiamo le e-mail, ma non le coppie, con la promessa di scriverci e magari di rincontrarci durante il viaggio.
Andiamo a letto esausti ma felici.
Ora siamo in attesa di prendere il pulman notturno per Lima la capitale...alla prossima!!